Carl Meichsner von Meichsenau nacque da Bartholomäus e Carolina Raogeth (o Rigeti) a Stative presso Karlstadt (Karlovac) l’11 novembre 1817; così è riportato nel certificato di battesimo, oppure, come riportato nella scheda dell’esercito, nel 1815.
Nel certificato leggiamo inoltre che il battesimo è stato celebrato nella Parrocchia dell’Esaltazione della Santa Croce (Župa Uzvišenja Svetog Križa) di Završje Netretićko.
Il 1° giugno 1832 Carl entrò nell’esercito come cadetto nell’I.R. Reggimento di Fanteria Baron Mayer n. 45, che nei primi anni ’30 era di guarnigione a Fiume e, gravitando nell’area, si spostava frequentemente anche a Karlstadt (Dal Fabbro, p. 127). Il 1° gennaio 1836 divenne Sergente.
Il 9 settembre 1837 si sposò a Milano con Maria Ehrenthaler.
Il 28 luglio 1838 battezzarono il figlio Albino Lodovico Bartolomeo, come risulta dai registri della Basilica di Sant’Ambrogio; nel registrazione del battesimo risulta che il matrimonio era stato celebrato nella cappella del Castello Sforzesco. Il figlio, registrato con questo nome, sembra corrispondere al figlio nato con il nome di Edoardo nato nel 1838 e morto dopo tre mesi.
Carl lasciò il Reggimento il 31 ottobre 1838.
A Milano ebbe l’occasione di lavorare come praticante e assistente nell’Amministrazione Rionale Camerale dal 1838 al 1840, dopodiché divenne I.R. Cancellista aulico della Cancelleria del viceré del Regno Lombardo-Veneto, l’arciduca Ranieri Giuseppe d’Asburgo-Lorena.
Nella Guida di Milano per l’anno bisestile 1848 viene indicato, oltre che come Cancellista aulico, presso corso di San Celso 4344B.
Ricoprì questa mansione finché il 17 marzo 1848 il viceré scappò da Milano e iniziarono i moti insurrezionali delle Cinque giornate; dovette interrompere ogni attività per seguire le sorti delle forze imperiali, che, concentrate nel Castello Sforzesco, nella notte fra il 22 e il 23 marzo furono fatte evacuare in tutta fretta dalla città.
Dal 1848 al 1849 fu sottocommissario della Cancelleria presidenziale dei Ministri conte Franz Hartig e Alberto Montecuccoli-Laderchi nel Quartier generale del Feldmaresciallo Josef Radetzky.
Nel 1849 ebbe la stessa mansione presso il principe Felix von Schwarzenberg.
Dopo il ripristino dell’autorità austriaca in Lombardia e poi nel Veneto e quindi con la nomina di Radetzky a Governatore generale del Regno, Carl venne trasferito a Venezia dove fu dal 1850 al 1852 Sottocommissario e Referente politico del Consiglio luogotenenziale da poco istituito.
Successivamente, lavorò ancora a Venezia negli uffici della Imperial Regia Direzione di Polizia come Direttore dell’Ufficio Stranieri dal 1852 al 1853.
Nel 1853 Carl venne trasferito a Verona, dove divenne Sottocommissario e Segretario Presidiale di Radetzky, ancora Governatore generale.
Due anni dopo iniziò un lungo periodo di lavoro per la Polizia; venne infatti nominato Commissario di Polizia della città e distretto di Verona (1855-1858) e subito dopo ottenne la stessa carica anche a Padova (1859-1860).
Nella pubblicazione L’Austria nella Venezia dopo la pace di Villafranca del Comitato politico centrale veneto (1860) venne indicato come uno dei tedeschi fedeli all’impero nel periodo in cui era Governatore del Veneto Kajetan von Bissingen-Nippenburg.
Nel corso del 1859 si trovò presso il quartier generale del conte Gyulai nella campagna in Danimarca come Adlatus dell’intendente d’armata Barone Ceschi.
Dal 1861 al 1862 fu quindi Direttore di Sezione presso la Direzione di Polizia di Venezia, l’ultima carica che ricoprì nel Regno Lombardo-Veneto.
Fra il 1863 e il 1866 fu funzionario di polizia per il Südtirol a Trento presso il Conte di Hohenwart; la moglie Maria morì qui il 15 agosto 1865.
Nel 1866 nel quartier generale della campagna del barone Kuhn.
L’anno 1867 venne trasferito definitivamente in territori che con l’imminente Ausgleich sarebbero passati sotto il dominio dell’Ungheria e venne nominato Giudice Consigliere a Virovitica e Fiume (1867-1870).
Nel 1875 fu per tre mesi alla guida del Presidio del Tribunale di Fiume.
In queste zone prese dimora con la famiglia definitivamente, tantopiù che qui gli si presentò la possibilità di ricoprire la sua ultima importante carica: venne nominato Vice Bano del Comitato di Modrussa-Fiume a Delnice. Essere Vice Bano voleva dire rappresentare il Governatore di Croazia, detto Bano, in una regione croata.
Morì a Delnice il 18 giugno 1885.