@barattolidea > ovvero pagine personali creative su Facebook

Ero molto semplicemente seduto sul gabinetto e, intento ad espletare le più elementari funzioni fisiologiche, mi viene un’idea!
Avevo voglia di sperimentarmi in qualcosa che fosse mio e che mi permettesse di esprimermi senza filtri. Allo stesso tempo mi stavo chiedendo come potessi reperire un’idea adatta. Mi balzò in mente l’immagine di un’idea chiusa dentro ad un barattolo di vetro trasparente, chiuso in modo che si potesse vedere l’idea chiusa all’interno. Mi venne allora anche l’idea di trovare un luogo in cui barattare le idee, nella convinzione che scambiarsi idee sia il modo migliore per costruirne altre centinaia di nuove.
Ho così partorito l’idea, anzi la barattolidea, cioè idee in barattoli da barattare.
Ne è subito nata una pagina Facebook dedicata.

Devo confessare che non mi sono preso troppa cura di questa povera pagina; preso dalle trasformazioni profonde di questo periodo della mia vita, ho pubblicato veramente poche cose, ma sono rimasto colpito di come si sono messe in moto da sole.
In questi ultimi mesi non ho fatto praticamente nulla, eppure qualcuno visualizza sempre i contenuti.

Nel frattempo ho scoperto che un’amica ha aperto una sua pagina: Huema.
Molto brava a disegnare e sicuramente molto più costante di me nel gestire quello spazio, ha raggiunto risultati decisamente interessanti.
Ora sono a farle gli spiegoni che servono ad illustrare come costruirsi un sito. La convincerò presto!
Lei in cambio mi ha fatto provare la tavoletta grafica con cui fa i suoi bellissimi disegni.

Sulla stessa scia ho trovato la pagina Vita con mostro. Creata da un ragazzo molto bravo a disegnare, si presenta come una affascinante rielaborazione delle paure inconsce con le quali il protagonista riesce a fare pace. La presentazione spiega che la pagina offrirà a chi la segue una striscia periodica coi racconti della vita quotidiana del protagonista con il mostro che vive sotto il suo letto. Dopo aver scoperto un sabato mattina di averne uno anche lui, se l’è fatto amico.
Come ho fatto a conoscerlo? Sospetto che ci siano dietro un po’ di amici…

Che conclusione trarre? Nulla di particolarmente complicato.
La rete dà voce a tanti stupidi in giro per il mondo, ma è anche un’occasione per costruire uno spazio dedicato alla riflessione e all’espressione di sé, quindi un mezzo per la riscoperta del valore umano e personale. Proprio quel mezzo che sembra tenere le persone lontane fra di loro e gli “impedisce” di incontrarsi, usato correttamente può essere il modo per riportarli alla luce.