Ormai da più di vent’anni utilizzo parte del mio tempo libero per fare ricerche sulla mia famiglia e sulle mie origini e, in tutto questo tempo, sono riuscito a mettere insieme tante storie e tanti nomi da essermi stupito più volte e non poco di quante cose si siano conservate in giro per il mondo sulla storia del mio albero genealogico.
Ho iniziato perché cercavo di ricostruire la storia di come io, da una generazione all’altra, sono arrivato qui, così da rispondere ad alcune domande sull’eredità emotiva della mia famiglia e dei suoi legami con le terre e le storie di ogni loro casa.
Un lavoro non facile, ma sono bastati dedizione, pazienza e tanto tempo per arrivare a vedere un risultato sorprendente.
Sassate da «Il Popolo di Val Polcevera»
«Il Popolo di Val Polcevera» è stata una pubblicazione periodica genovese, in particolare della zona di Sampierdarena, fra il 1943 e il 1945, durante cioè il periodo della Repubblica Sociale Italiana. L’indirizzo politico era reso chiaro dal sottotitolo del periodico e cioè “Settimanale d’azione dei Fasci repubblicani valpolceveraschi”.
Ne conservo una pagina, di cui sotto riporto le scansioni del fronte e retro, perché nella stampa del 12 febbraio 1944, nella rubrica “Sassate dal Polcevera”, il giornale attaccò mio bisnonno Vittorio Meichsner de Meichsenau (in quegli anni parte del cognome era stata tradotta in Maineri de Meichsenau).
La situazione in effetti per lui era molto delicata.
Leggi tutto “Sassate da «Il Popolo di Val Polcevera»”Vittorio Meichsner de Meichsenau nella satira di «La Giovine Fiume»
Nel 1905 mio bisnonno Vittorio Meichsner de Meichsenau si iscrisse al circolo Giovine Fiume e successivamente diventò segretario del Partito Autonomo fiumano. Quindi nel 1907 fondò con un gruppo di soci del circolo il giornale «La Giovine Fiume», un giornale politico e artistico pubblicato a Fiume dal 6 aprile 1907 al 19 febbraio 1910.
Nell’Assemblea del Partito Autonomo del 24 marzo 1907, nel periodo quindi in cui i partiti si preparavano alle nuove elezioni della Rappresentanza Municipale prevista per il 24 maggio successivo, propose la riforma dello Statuto del partito in favore della promozione dell’unione di Fiume all’Italia, chiedendo la rinuncia all’obiettivo di uno stato fiumano autonomo. Respinta la proposta, insieme agli altri quattro membri con lui d’accordo, si dimise, ma alle elezioni venne comunque eletto membro della Rappresentanza Municipale, col gruppo degli irredenti che la Giovine Fiume aveva imposto al Partito autonomo.
Riporto qui un articolo di satira pubblicato su di lui proprio da «La Giovine Fiume» il 16 febbraio 1908. La copia consultata è conservata presso l’Archivio-Museo Storico di Fiume della Società di Studi Fiumani (Roma).